Com'è nato il paracadutismo?

L’essere umano ha sempre guardato il cielo e i suoi abitanti dotati di ali con un misto di meraviglia e invidia. In fondo siamo ancorati a terra per via della gravità e solo dall’invenzione degli aerei di linea in poi abbiamo iniziato davvero a poter solcare i cieli.

Ma stare dentro un aereo ad alcuni non basta, perché c’è un’attività che permette di librarsi liberi nel cielo ad altezze mirabolanti: il paracadutismo! L’esperienza più vicina al librarsi in aria che ci sia.

Ma chi ha inventato il paracadute e come si è evoluta la disciplina sportiva?

L’invenzione del paracadute

22 ottobre 1797: André-Jacques Garnerin si lancia con il primo rudimentale paracadute, una sorta di ombrello di seta collegato ad una navicella di legno, a sua volta questa era collegata tramite un cavo ad una mongolfiera.
Arrivato a circa 1.000 metri di altezza Garnerin tagliò il cavo e si lasciò andare in caduta libera con il suo rudimentale paracadute.
Da quel momento Garnerin divenne un popolare showman, accompagnato dalla moglie Jeanne Genevieve Labrosse, la prima paracadutista donna della storia! Ma visto che per i Garnerin il volo era una cosa di famiglia, anche la nipote Elisa Garnerin divenne un’abilissima pilota di mongolfiere e paracadutista.

Il paracadutismo militare

Durante la seconda guerra mondiale molti dei paesi coinvolti nel conflitto sfruttarono il vantaggio strategico offerto dal lancio dei paracadutisti oltre le linee nemiche. I “parà” più celebri furono però quelli americani, che contribuirono moltissimo all’evoluzione delle tecniche di paracadutismo, permettendo, nel dopoguerra, la traslazione di queste tecniche in ambito civile e la nascita del paracadutismo sportivo.

Il paracadutismo sportivo, dalle origini all’incredibile record di Felix Baumgartner

A partire dal secondo dopoguerra, il paracadutismo è uscito dalle caserme ed è diventato una disciplina sportiva con un seguito via via più nutrito di appassionati di esperienze adrenaliniche.
Sono nate diverse categorie, si parte dallo stile, ovvero un lancio da 2200 metri di quota con 30 secondi di caduta libera in cui l’atleta esegue una serie di evoluzioni acrobatiche. La disciplina più particolare è forse lo skysurf, fondata da Patrick de Gayardon, il celebre inventore della tuta alare.
Ma il salto più alto chi l’ha fatto? Felix Baumgartner, alle 16:30 del 14 ottobre 2012, si è lanciato da 38 969,4 metri, da una navicella portata in quota da con un pallone ad elio. Baumgartner è stato il primo atleta a superare il muro del suono (Mach 1) toccando i 1357,64 km orari!

Ok, ora che sai la storia dello sport più adrenalinico
del mondo è tempo di salire in quota.

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